Il nuovo anno è iniziato con la notizia della scomparsa di Gian Filippo Pizzo.
L’annuncio della sua malattia ci aveva colti di sorpresa meno di un anno fa, quando avvisava tramite email e social del peggioramento del suo stato di salute – sempre con la consueta discrezione, preoccupato per gli amici che non avevano più avuto sue notizie, dispiaciuto non aver avuto modo di occuparsi dei progetti in corso d’opera.
Abbiamo conosciuto Gian Filippo nel 2011, appena iniziammo un approccio più professionale alla scrittura, quando un comune amico gli segnalò un nostro racconto che lui aveva ricevuto a sua volta per beta-reading. Il racconto non rientrava, in realtà, nelle linee guida per l’antologia che stava curando in quel momento Gian Filippo (“Notturno alieno”, Bietti, 2011), ma quel primo scambio di opinioni fu l’inizio di una bella collaborazione e di un rapporto di amicizia, basato sulla schiettezza (con qualche reciproco “botta e risposta”) e sulla condivisione di una passione, la fantascienza, che in lui trovava uno dei più spassionati animatori.
Gian Filippo Pizzo è stato il più grande antologista della fantascienza italiana: sempre pronto a proporre nuove idee, nel corso degli anni ha esplorato tutte le potenzialità della letteratura fantascientifica, per temi e contaminazioni di genere.
Le sue iniziative hanno coinvolto decine di autori e autrici: curatore di un’antologia di sole donne quando un progetto del genere era rivoluzionario per il nostro ambiente (“Oltre Venere”, La Ponga Edizioni, 2016), Gian Filippo non ha mai avuto paura di scommettere sulle nuove generazioni, perseguendo l’obiettivo di radunare, in ogni antologia, un gruppo di persone che fossero in grado, in primis, di scrivere bene buona fantascienza. Chiaramente, soppesando a posteriori una curatela così imponente e variegata, alcuni progetti sono stati più riusciti di altri: in ogni caso, a lavorare con Gian Filippo traspariva sempre, nelle mail, nelle lettere, nelle chiacchierate che accompagnavano la valutazione di un racconto, la profonda, ostinata passione che lui nutriva nei confronti della fantascienza.
Gian Filippo era orgoglioso dei progetti che lo vedevano coinvolto, agguerrito difensore della fantascienza contro chi, in modo più o meno subdolo, cercava di affossarla a letteratura “di serie B”. Era di poche parole, ma disponibile e affettuoso. Il nostro più bel ricordo di lui è stato quando, a Stranimondi, arrivò alla chetichella alla presentazione dell’antologia “Solo un Dio ci può salvare” (Edizioni Tabula Fati, 2016): il nostro racconto, “Omega”, era arrivato finalista al concorso di “IF – Insolito e Fantastico” dedicato alla fantareligione. Tempo prima, gli avevamo proposto una prima versione di quel racconto per un libro da lui curato e Gian Filippo era stato molto secco nel suo giudizio: noi siamo gatti, e quindi orgogliosi, ma avevamo rielaborato la storia sulla base delle sue indicazioni e inviato il racconto a “IF”, arrivando, appunto, in finale, accanto a nomi del calibro di Fiorella Borin, Davide Camparsi e Alessandro Forlani. Durante quell’edizione di Stranimondi, Gian Filippo scoprì che gli avevamo dedicato il racconto. E, alla fine della presentazione, si presentò davanti a noi, senza dire una parola, con il libro sottobraccio e le lacrime agli occhi.
“Vi voglio bene”, ha scritto nel suo ultimo post su Facebook.
Anche noi te ne vogliamo, Gian.
Per approfondire:
1 Il blog di Gian Filippo Pizzo, “Fantascritture”.
2 Gian Filippo Pizzo ha anche contribuito alla stesura di alcune guide alla letteratura della Casa Editrice Odoya:
- “Guida alla letteratura horror”, 2014, con Walter Catalano, Roberto Chiavini, Michele Tetro;
- “Guida al cinema di fantascienza”, 2014, con Roberto Chiavini e Michele Tetro;
- “Guida al cinema horror – Il New Horror dagli anni Settanta a oggi”, 2015, con Walter Catalano, Roberto Chiavini, Michele Tetro;
- “Guida al cinema fantasy“, 2017, con Walter Catalano, Andrea Lazzeretti;
- “Guida ai narratori italiani del fantastico – Scrittori di fantascienza, fantasy e horror made in Italy“, 2018, con Walter Catalano, Andrea Vaccaro.
3 L’annuncio della scomparsa, su Fantascienza.com, accompagnato da una breve biobibliografia. Il sito, uno dei riferimenti principali della comunità fantascientifica italiana, raccoglie molti articoli sull’attività di Gian Filippo nel corso degli anni.
4 In memoria di Gian Filippo Pizzo, un articolo di Franco Ricciardiello sul suo blog “Ai margini del caos”.