Il nome di Alessandro Vietti è noto nell’ambiente della fantascienza e della divulgazione scientifica: collaboratore storico di riviste come “L’Astronomia” e “Coelum”, ha vinto il Premio Cosmo nel 1996 con il suo primo romanzo, “Cyberworld”, pubblicato dalla Casa Editrice Nord. Per la stessa casa editrice, nel 1999 è uscito “Il codice dell’invasore”: entrambi i romanzi sono stati poi riproposti nel 2015 dalla Delos Digital. “Real Mars” è dunque il terzo romanzo dell’autore genovese: ambientato nel prossimo futuro, racconta del viaggio dei quattro astronauti (Ettore Lombardi, Konstantin Beznosov, Therèse Fernandez e Ulrike Reimann) scelti per la prima missione umana diretta su Marte. Si tratta di un viaggio storico, che ha dovuto subire anni di rinvii e false partenze a causa dei costi improponibili, ma che ora vede accanto a sé una provvidenziale quanto pericolosa alleata: la televisione. Il “Real Mars Show” è il primo reality che supera gli stretti confini terrestri e trasporta di prepotenza i suoi spettatori in una nuova, pioneristica avventura televisiva. Tuttavia, mentre il viaggio procede e l’astronave si avvicina inesorabilmente al punto di non ritorno, “Real Mars” mostra le prime crepe: sabotaggi, corruzione, inquietanti profezie su un misterioso “quinto membro dell’equipaggio” gettano un’ombra sulla missione e i rapporti tra i quattro astronauti iniziano a logorarsi. La televisione, tirata a lucido nella prima, opulenta puntata del programma, si rivela ben presto un ghoul amorale e ingordo. “Real Mars” non risparmia nulla, nel suo ritratto della televisione, e non risparmia nulla neppure a noi, spettatori affamati di emozioni forti che, come in una crudele caricatura di “The Truman Show”, annegano davanti agli schermi con occhi sgranati mentre il mondo reale attorno a loro si sgretola un pezzo alla volta.
“Real Mars” è un romanzo di fantascienza, ma è anche il tragico ritratto del nostro presente. Con le sue esagerazioni, non ultima l’assillante volgarità degli spot pubblicitari (inseriti tra un capitolo e l’altro), Alessandro Vietti descrive con lucidità un futuro ormai imminente: per questo motivo, “Real Mars” è un romanzo tra la letteratura sociologica e quella spaziale, che si pone oltre le solite, noiose polemiche sulla letteratura contemporanea e la definizione di fantascienza. Con il suo stile “nel contempo drammatico, surreale e solennemente trash” si presenta a noi come un’opera completa, che, terminata la lettura, ogni tanto ci torna in mente e ci fa anche un po’ paura.
Oskar Felix Drago
Alessandro Vietti, “Real Mars”, Zona42, 2016, pp. 320, € 13,90 cartaceo, € 3,99 ebook.